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Alle soglie del Regno di Dio e
della Regina della Pace: nostra Signora
di Medjugorje N2
Tutti
le porteranno i loro doni: l’oro ,che sono gli atti Divini e i figli del Divino
Volere, che sono puro oro Divino, l’ incenso:”che sono le preghiere del popolo
di Dio”; la mirra: “che sono i sacrifici dei Santi sulla terra”; questi tre
popoli simboleggiano i tre Re del presepe nei quali i primi: i Figli del Divino
Volere saranno trasformati ad immagine perfetta del Bambino Gesù e di Maria; i
terzi ad immagine di S. Giuseppe, e i secondi ad immagine dei pastori. Sarà
Natale ogni giorno nei cuori di tutti; il lupo abiterà con l’agnello e il leone
mangerà paglia come il bue; la pace e l’amore fioriranno ovunque e il mondo
conoscerà la verità. Nel Divino Volere vi sono tanti posti, ma i
primi saranno dati ai 9 cori dei Santi del Divino Volere come giustizia, perché
hanno rifiutato il loro volere dandogli morte perenne; essi risplenderanno come
tanti soli in Cielo, dando più luce alle stelle dei santi del Paradiso. La luce
di questi Santi del Divino Volere sarà molto più forte e splendente di quella
di tutte le creature del Cielo, tranne di Maria e Luisa; alcuni saranno più
tenui nella loro luce rispetto a gli altri che avranno tanti soli in pieno
meriggio. Gli atti del Divino Volere sono come tanti fili che si legano a Dio,
e Dio all’anima; non si sentiranno mai soli le anime del Divino Volere ma
godranno della perenne presenza e comunione con Dio per quanti più fili di
comunione con Dio metteranno; gli atti Divini sono come gocce d’acqua che
cadono nel mare del Divino Volere sperdendosi tutte in esso da non sapere più
identificare l’atto umano fatto nel Divino Volere da quello Divino, che
l’assorbe tutto in se, facendolo diventare mare di luce: “atto Divino senza
limiti e spazi”. Gli atti fatti nel D. V. sono come le stelle del cielo, che
stando nell’infinito cielo, fanno parte di esso e si può dire che l’uno
completa la gioia dell’altro dando più risalto alla loro bellezza restando
sempre uniti, ma se le stelle non avessero
il cielo del Divino Volere, cadrebbero spegnendosi tutte; al cielo, le
stelle non aumentano la sua quantità, ma di certo il cielo riceve più gloria
con le sue stelle, e le stelle nel cielo non si sentiranno più piccole ma
infiniti, perché sono diventati una sola cosa con il cielo, e il cielo non si
sentirebbe appagato senza le stelle. Gli atti del Divino Volere sorgono come
tante piante, che riempiono la madre terra del Divino Volere: di colori,
profumi e gusti da dilettare tutte le creature. Un animale non può dire che lui
fa parte della madre terra, perché non nasce dalla terra come le piante; invece
un fiore, un albero, una pianta vengono concepiti, nascono e crescono nella
madre terra, che è tutta la loro vita, e la loro conservazione: come il Divino
volere che concepisce, partorisce,
cresce e conserva i figli del
divino Volere , che sono le sue pianticelle tanto amate, e onorate da divenire
una sola cosa con la madre terra, che le offre come cibo di vita per le altre
sue creature, che senza le piante, i frutti, i fiori e gli alberi, perirebbero
subito nel labirinto della loro umana
volontà, che li ha declassati e tribolati, ma se , invece avrebbero vissuto nel Divino
Volere, anche loro sarebbero stati
piante, stelle, gocce d’acqua del Divino Volere, che li avrebbe assorbiti in
se, in una sola cosa, come il sole
assorbe i suoi raggi. La divina Volontà opera sempre cose infinite , non può
fare cose piccole, non è nella sua natura; tutto ciò che è di poca importanza
produce in se cose poco importanti, ma tutto ciò che è infinito e supremo
produce in se cose infiniti e supreme, tanto che i figli del D. V. saranno
simili al D. V. in tutte le sue caratteristiche, cioè: nell’amore, nella pace,
nella fortezza, nella scienza, nell’umiltà, ecc.; non avranno, difatti
mancanze, ma saranno perfetti in tutti gli attributi di Dio; mentre gli altri
santi che sono vissuti all’ombra del D. V. e lo hanno servito, si
distinguevano: alcuni per l’amore, altri
per l’umiltà, altri per la fede, altri per il dono delle guarigioni, e cosi
via, ma nessuno di loro a pensato e voluto essere veramente con tutte le sue
forze il Santo del D. V., anche perché non aveva l’aiuto delle conoscenze sulla
Divina Volontà; cosa che invece oggi già queste conoscenze sono già fra noi.
Non dovremo fare tanti sacrifici, come
le altre santità, ma dovremo solo desiderare, amare, volere, e compiere
l’unione con il D. V. , che farà quasi tutto lui per farci crescere a dismisura
nei nostri atti Divini, attraverso la conoscenza di questi scritti e di quelli
di Luisa Piccarreta. Anche un piccolo gesto nel D. V. supera tutti gli atti buoni
non fatti nel D. V. di tutti gli uomini messi insieme. L’atto Divino non si
mescola mai con l’atto umano, che è piccolo ed insignificante per Dio, ma vuole nobilitare l’atto umano fondendolo a
quello Divino, se l’anima rinuncia
definitivamente alla sua volontà umana, e si lascia guidare dalla D. V.. Cosa non farebbero gli Angeli e i Santi per
venire sulla terra da uomini per acquistare questa eccelsa santità del Divino
Volere, che gli scritti di Luisa e questi producono nelle anime di buona volontà?. Loro
lassù nel Cielo non possono aumentare la loro bellezza, e i loro attributi, ma i
Figli del D. V. atto per atto crescono a dismisura nel campo fertile del D. V.
, fino a lasciare indietro tutte le altre creature messi insieme. Nel Divino Volere, i pesci nuotano, il mare
scorre con le sue correnti marine, i delfini saltano, le nuvole si muovono per
dare le loro piogge fertili alla madre terra e alle sorgenti che allietano e
dissetano le creature, il sole sorge per dare la sua luce alle tenebre e
trasformarle in luce, le piante e i fiori germogliano, e i frutti maturano; gli
agnellini giocano, e gli uccelli volano nell’alto dei cieli; tutto è una
esplosione di vita e di gioia; solo nell’uomo si vede tristezza, guerre, omicidi,
delusioni, fame, sete, povertà, delinquenza, stregonerie e ogni sorta di male
da fare attirare su di loro, terremoti, maremoti, eruzioni vulcaniche,
alluvioni, trombe d’aria. La natura ormai anch’essa è stanca di sopportare le angherie e le malvagità
dell’uomo che non rispetta più il D. V. che invece è vita in loro e quasi come
volesse vendicare il suo benefattore si arma di tutto per colpire l’uomo. L’Amore di Dio e la D. V. vanno di pari
passo e si danno sempre la mano, non possono separarsi mai; sono come la luce
ed il calore del sole, ma ciò che tempera l’ardore dell’Amore di Dio è il Divino Volere; e Lui
che dirige le note musicali degli attributi di Dio, compresa, la più bella nota
di questa musica: l’Amore. Tutti gli attributi Divini nascono ed esistono nella
Divina Volontà, anche, la giustizia deve essere amata come l’Amore di Dio,
perché è sempre frutto del Divino Volere e dell’Amore del Padre verso i suoi
figli cattivi, che non vogliono ascoltarlo ed amarlo. La giustizia mette
ordine, e prepara la strada all’obbedienza; l’obbedienza, prepara la strada a
fare sempre la Volontà di Dio; e il fare la Volontà di Dio prepara la strada a
vivere sempre nel Divino Volere; e il vivere nel D. V. ci fa perfetta immagine di
Dio, veri Figli e coeredi di Cristo. La Divina Volontà è come acqua fresca per
tutti gli assetati di verità ; perché la D. V. è chiarissima Luce che penetra
le tenebre più oscure, illuminando qualsiasi spazio ed oscurità; da se si farà
capire bene; nessuno le può resistere e devono accettarla tutti come verità; ma
per accoglierla dobbiamo svuotarci del nostro volere che fa da barriera a
questa luce immensa come le nubi del
cielo la fanno al sole; in Essa capiremo chi realmente siamo, e chi è Dio; e
conosceremo tutte le creature in Dio, ogni creatura che Dio ha creato, ed il motivo
perché Dio ha creato l’uomo, gli Angeli, Maria, il sole, la terra e tutto il
creato; noi possiamo provare che il Divino Volere ha creato l’universo, perché
esso stesso ci parla di Dio: la sua immensità, bellezza, il senso del riposo
che da nel guardarlo, cosi sereno ed immutabile, cosi forte, irraggiungibile ed
eterno, chi può dire al cielo di averlo conquistato?: bene cosi è Dio: sono le
sue caratteristiche che ha dato al cielo; possiamo scorgere anche l’ordine perfetto che
Dio ha dato all’universo: la terra, che è stata posta a giusta distanza dal
sole, per non farla bruciare, e neanche congelare; le nubi che elargiscono
l’acqua sotto forma di pioggia; il vento che purifica l’aria e porta l’ossigeno
per respirare; il mare e la terra per alimentarci; la varietà di cose per non
renderci la vita noiosa; ogni cosa ci dice qui c’è il dito di Dio; i piccolissimi batteri e microrganismi, senza
Dio come potrebbero sussistere cosi piccoli?; e l’organismo umano che presenta
molte parti uno correlato con l’altro, e con tutto il corpo, che se mancasse
uno di questi organi, l’uomo non potrebbe vivere. La Divina Volontà è come le acque di un
fiume che si increspano, ed escono fuori per allagare le sue sponde ; se
troverà da un lato un livello di terra
più alto delle sue acque , l’acqua strariperà dall’altra sponda; e se trovasse tutte
due le sponde più alte sembrerà che si arresti, ma più avanti troverà sempre
dove sboccare fuori dalle sue sponde; cosi il D. V. avendo trovato in passato
ambedue le sponde chiuse ha pazientato nel tempo, affinché, le sue acque
impetuose trovassero più avanti nel tempo dei letti che lo accogliessero, per
farsi riempire da Lui, e seguire il suo corso d’acqua limpida. Il D. V. è come
un impasto di farina lievitata, anche essa per lievitare e gonfiare la sua
massa ha aspettato che il tempo l’aiutasse a fermentare;il D. V. è come un
porto nelle tempeste dell’umana volontà; è come i pescatori, che per uscire a
largo per pescare molto pesce, aspettano nel porto che le acque del mare
diventino serene e docili; e quando andranno a pescare, il loro cuore si riempirà
di gioia per la tanta pesca, che li ha ricambiati della loro lunga attesa nel
porto. In verità vi dico, che
non chi dice alla D. V. venga il tuo regno, gusterà le gioie del D. V. , ma chi
vive nel D. V. in tutte le sue azioni, potrà dire sicuro che l’ottiene: venga
il tuo Regno, perché già, lui lo ha acquistato con il suo volere unito sempre
al Divino; e cosi lo potrà donare a gli altri uomini, che con buona volontà
accoglieranno le verità del D. V. in tutte le loro azioni odiando la loro volontà
quando vuol fare da se senza l’aiuto e il supporto del D. V. . Allora il tempo
del mare in tempesta finirà per sempre, lasciando il posto al mare placido:
riconciliato per sempre con il D. V..
Sappiamo fratelli, che chiunque è nato nel peccato, continua a peccare, finché
non conoscerà Dio, e allora la grazia lo salverà, se accoglierà Dio; cosi
chiunque è nato nell’umana volontà: verrà riscattato dal Divino Volere , solo
quando conoscerà le verità sul D. V. e i doni che il D. V. darà a tutti quelli
che lo accetteranno, e daranno a Lui la loro volontà; come non basta solo
conoscere Dio per salvarsi, ma c’è bisogno anche di compiere le opere di Dio:
cosi anche chi vuol vivere nel D. V. deve compiere le opere che chiede il D. V.
negli scritti di Luisa. Queste opere, sono: le conoscenze delle verità del D.
V. e il desiderio di sempre più conoscerlo; immedesimarsi con Lui e con Gesù in
tutte le proprie azioni anche quelli più comuni e naturali : con il pensare e
volere che sia Gesù ad agire in noi; totale sottomissione al D. V. ,accettando
tutto quello che Lui predisporrà per noi,
anche nelle tribolazioni, nelle gioie, e nei dolori; dividere tutto in
comune con il D. V. : tutto ciò che è nostro, anche la nostra vita e
specialmente la nostra volontà dobbiamo donarla a Dio senza riserve, e Lui ci darà in comunione con Lui, la sua Volontà,
e tutte le sue proprietà e attributi; nel Divino Volere non dobbiamo desiderare
altro, che solo il suo Volere, e che venga il suo Regno; dobbiamo imprimere il
nostro continuo ritornello in Dio, e in tutte le sue creature ed il suo creato;
ovunque si trova la Divina Volontà, anche negli inferi e nel Purgatorio.
Dobbiamo vivere nel modo che Dio vive, cioè: senza paure, angosce, vizi,
menzogne, scoraggiamenti, infedeltà odio, ecc.; ma: invincibili, amorosi,
misericordiosi, sempre pacifici, coraggiosi, immutabili, continui nel fare il
bene, decisi, incrollabili, gioiosi, forti, e sempre pieni di risorse. Solo
cosi possiamo veramente vivere nel D. V., e glorificarlo nella nostra immagine,
che parlerà a gli altri di Lui, facendoli innamorare del D. V. .
Nel Divino Volere vi sono tante sfumature Divine, da
beatificarsi sempre più; non c’è gioia che non sia sempre nuova e più bella di
prima; tutto è sempre un rinnovarsi; e questo
lo vediamo anche nella natura, che il D. V. la rinnova sempre: nascono sempre
nuove piante, nuovi alberi, nuovi frutti, nuovi fiori; nascono giovani animali:
pesci, uccelli, mammiferi; e le cose vecchie passano e non ritornano più; ma
nel Divino Volere le gioie vecchie non passano mai, perché sono eterne, ma
nascono nuove gioie e beatitudini. Nelle cose terrene noi vediamo, come le cose
finiscono col morire e non esistere più, perché sono figura della nostre azioni
umane che sono limitati e deboli, destinati a morire e non esistere più, se non
solo quelle nostre azioni uniti al Divino Volere, che diventano infiniti ed
eterni e che sono rappresentati e figurati dalle cose che stanno in cielo,
immutabili e continui nel tempo: come il sole, la luna, le stelle, l’universo
intero; le cose terrene sono molto mutabili, per esempio: gli animali e gli
uomini: cambiano sempre, e cambiano anche la loro fisionomia: come quando da
piccoli, diventano giovani, e poi vecchi; mutano anche le loro idee, i loro
sentimenti, i loro gusti, perché sono figure dell’umana volontà, che è sempre
mutabile e indecisa, mentre la D. V. è immutabile, eterna ed infinità. Le cose nel D. V. hanno una nuova luce
nascosta
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